CLOCK SESSION - ANNIS ZENI "Nei miei set mi piace essere me stessa, trasmettere l'energia che provo mentre suono e far provare emozioni a chi mi ascolta."

CLOCK SESSION - ANNIS ZENI "Nei miei set mi piace essere me stessa, trasmettere l'energia che provo mentre suono e far provare emozioni a chi mi ascolta."

Annis Zeni si appassiona sin da subito alla musica elettronica, imparando da autodidatta a soli 12 anni ad utilizzare una console da dj. Comincia la sua carriera ne "L'Après - ski" di famiglia, la Zirmo's Arena, ricevendo una risposta positiva da parte del pubblico. La sua passiona l'ha portata con il tempo a viaggiare in tutta Europa, ricevendo la possibilità di suonare in diversi ed importanti Club in Italia, Germania ed Olanda.

Suonare è un po’ come raccontare una storia, in particolar modo quella di noi stessi, noi musicisti. Nel mondo musicale odierno è molto complesso etichettare un artista con un determinato genere, e sempre più è indispensabile essere aperti a nuove influenze e sperimentazioni. Quanto influisce tutto ciò nei vostri set e nelle vostre produzioni?

Fin da quando ho iniziato a suonare non mi sono mai soffermata su un unico genere, ho sempre cercato di sperimentare nuove idee seguendo sempre il mio amore per la musica. Essendo stata fin da piccola a stretto contatto con la musica ho iniziato presto ad appassionarmi ad essa e a viaggiare alla  continua ricerca di nuove ispirazioni. Questo mi ha permesso di arricchire la mia cultura musicale e rapportarmi con generi differenti. Nei miei set mi piace essere me stessa, trasmettere l'energia che provo mentre suono e far provare emozioni a chi mi ascolta.

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Da anni ci si chiede quale sia la chiave che permette ad un artista di pervadere l’anima dell’ascoltatore con la propria musica. C’è un segreto?

Credo che non esista alcun segreto, il tutto si basa solamente sulla spontaneità. La cosa più importante per me è essere vera e suonare tutto ciò che che mi piace, trasmettendo emozioni a chi mi sta ascoltando, raggiungendo l'anima dell'ascoltatore.

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Come si concretizza una tua idea musicale? E’ uno sviluppo prettamente intuitivo o in gran parte strutturato?

I ricordi quasi sempre sono la mia prima fonte di ispirazione. Ogni traccia è collegata a momenti,  a luoghi per me importanti, a persone che ho conosciuto in questi anni. Sono molte le volte in cui suonando ripercorro con la mente un viaggio personale della mia vita che dà un impulso alla mia ispirazione. Da qui riesco a crescere come artista, sperimentare nuove idee che non seguono uno schema ben preciso ma che vengono dal cuore.