La guida completa ai contratti discografici: cosa ogni artista dovrebbe sapere prima di firmare

La guida completa ai contratti discografici: cosa ogni artista dovrebbe sapere prima di firmare

Che tu sia un artista affermato, un giovane autore in ascesa o una star di TikTok pronta a fare il salto nel professionismo, firmare un contratto discografico può sembrare il biglietto d’oro verso il successo. Tuttavia, se da un lato un contratto con un’etichetta può aprire molte porte, offrendo supporto per registrazione, promozione, distribuzione e marketing, è fondamentale capire a fondo cosa stai accettando prima di mettere la firma.

I contratti nel settore musicale possono assumere forme diverse e coinvolgere etichette discografiche, distributori, editori o produttori. Anche se molti condividono termini simili, piccole differenze tra le clausole possono avere un impatto enorme sulla tua carriera e sulle tue finanze. In questo articolo analizzeremo i concetti chiave che ogni artista dovrebbe conoscere prima di valutare un contratto musicale. Poi vedremo i principali tipi di accordi discografici e come influenzano i guadagni, la proprietà e la libertà creativa.

Ecco di cosa parleremo:

  • Termini chiave da conoscere
  • Principali fonti di guadagno per gli artisti
  • Tipi di contratti discografici
  • Cosa considerare prima di fermare
  • Altri contratti nel settore musicale

Termini chiave da conoscere

Cos’è un anticipo?

L’anticipo è un pagamento iniziale che viene dato all’artista al momento della firma del contratto. È, in pratica, un prestito da parte dell’etichetta, pensato per coprire le spese di vita o i costi di produzione durante la fase di registrazione e lancio del progetto. Anche se all’inizio può sembrare denaro “gratis”, va restituito attraverso i futuri guadagni, soprattutto le royalty.

Cos’è il recupero (recoupment)?

Il recoupment è il processo con cui l’etichetta recupera l’anticipo e gli investimenti. Prima che l’artista possa guadagnare la sua parte, tutti gli incassi (streaming, vendite, ecc.) vengono usati per coprire i costi iniziali. Ad esempio: se l’etichetta ti dà un anticipo di 50.000€ e spende altri 10.000€ per la produzione, il tuo progetto dovrà generare almeno 60.000€ prima che tu inizi a guadagnare.

Cos’è una ripartizione delle royalty?

Le royalty sono i guadagni derivanti dalla tua musica. Una ripartizione delle royalty indica la percentuale che l’artista e l’etichetta ricevono. Ad esempio, una divisione 80/20 significa che l’etichetta trattiene l’80% e l’artista il 20% (dopo il recupero dei costi).

Cosa significa possedere i master?

Il master è la registrazione finale e ufficiale di un brano, quella che finisce su Spotify o in una pubblicità. Chi possiede i master controlla come e dove la musica può essere utilizzata. Se li possiede l’etichetta, ha pieni diritti di licenza e vendita. Se li possiedi tu, mantieni il pieno controllo sul tuo lavoro.

Principali fonti di reddito musicale

Capire da dove arrivano i soldi è essenziale per valutare qualsiasi contratto. Oltre alle vendite musicali, ci sono:

  • Streaming e vendite fisiche
  • Tour e performance dal vivo
  • Merchandising
  • Licenze (TV, cinema, videogiochi)
  • Sponsorizzazioni e collaborazioni con brand
  • Featuring e collaborazioni a pagamento
  • Apparizioni pubbliche

Ogni contratto stabilisce quali di queste entrate rimangono all’artista e quali vengono condivise con l’etichetta.

Tipi di contratti discografici

1. Contratto discografico tradizionale

Il più comune. L’etichetta fornisce un anticipo e copre i costi di produzione, promozione e marketing. In cambio, possiede i master e trattiene generalmente l’80% delle royalty.

Utile per artisti emergenti che hanno bisogno di risorse, ma comporta la perdita di controllo a lungo termine e una quota di guadagno spesso limitata.

2. Contratto 360

In questo accordo, l’etichetta gestisce quasi ogni aspetto della carriera: musica, tour, merch, immagine, promozioni. In cambio, prende una percentuale da tutte le entrate, non solo dalla musica.

Offre supporto completo, ma limita la libertà creativa e l’autonomia del brand personale.

3. Contratto di divisione dei profitti (Profit Split)

Un modello ibrido: artista ed etichetta dividono equamente i guadagni (50/50) dopo aver recuperato i costi. L’etichetta possiede i master, ma l’artista guadagna di più rispetto a un contratto tradizionale.

Ideale per artisti con una fanbase già sviluppata che vogliono crescere con un partner affidabile.

4. Contratto di distribuzione

Un accordo più leggero, focalizzato sulla sola distribuzione della musica (digitale o fisica). In genere l’artista mantiene i master e cede solo una piccola percentuale (circa il 25%) dei ricavi.

Perfetto per artisti indipendenti che vogliono gestire tutto in autonomia, ma hanno bisogno di visibilità. La promozione resta comunque a carico dell’artista.

ClockBeats offre anche un servizio di distribuzione musicale completo e integrato, pensato per artisti indipendenti e produzioni emergenti. ClockBeats pubblica i tuoi brani sulle principali piattaforme di streaming e download digitale, collaborando con distribu­tori ufficiali per garantire massima visibilità. L’etichetta copre il processo dalla distribuzione alla promozione, affiancandoti con supporto strategico, networking e visibilità interna alla loro community professionale

Cosa considerare prima di firmare un contratto

Assumi un avvocato musicale

Un buon avvocato può salvarti da clausole nascoste e aiutarti a negoziare condizioni più favorevoli. Se il budget è limitato, valuta almeno una consulenza una tantum prima della firma.

Tutto è negoziabile

Molti artisti non sanno che è possibile negoziare: anticipo, durata, royalty, diritti sui master. Più valore hai (fanbase, numeri online, engagement), più forza avrai nelle trattative.

Attenzione alla durata del contratto

Un contratto troppo lungo può bloccarti proprio quando la tua carriera decolla. Meglio accordi a breve termine (per un solo album, ad esempio), che lasciano margine di manovra.

Altri contratti del settore musicale

I contratti discografici non sono gli unici a cui prestare attenzione. Ecco altri tipi da conoscere:

  • Contratti di produzione: tra artisti e società di produzione
  • Contratti editoriali: per gestire i diritti d’autore e le royalty
  • Contratti di licenza: per l’uso della musica in film, TV o giochi
  • Accordi con produttori: per beatmaker e producer che collaborano con artisti

Ogni accordo ha uno scopo diverso e va compreso in relazione al tuo ruolo e ai tuoi obiettivi.

Conclusioni

Firmare un contratto discografico è uno dei momenti più delicati e determinanti nella carriera di un artista. Conoscere le diverse tipologie di accordi, i termini legali più comuni, le fonti di guadagno e le implicazioni sui diritti e sulla libertà creativa è fondamentale per fare scelte consapevoli. In un'industria sempre più complessa, dove ogni clausola può influenzare il tuo futuro artistico e finanziario, essere informati significa essere protetti.

Tuttavia, non devi affrontare tutto da solo. Clockbeats, con il suo approccio innovativo e orientato agli artisti, offre un’alternativa concreta ai modelli tradizionali. Grazie al suo sistema di distribuzione, supporto artistico e promozione internazionale, Clockbeats ti permette di pubblicare la tua musica mantenendo il controllo sul tuo progetto e massimizzando i tuoi guadagni. Che tu stia cercando un’etichetta discografica o semplicemente un partner professionale per distribuire e valorizzare il tuo lavoro, Clockbeats è al tuo fianco per aiutarti a costruire una carriera solida, indipendente e sostenibile.