Quello che Spotify ti nasconde: come funziona il suo algoritmo e come utilizzarlo a proprio favore

Quello che Spotify ti nasconde: come funziona il suo algoritmo e come utilizzarlo a proprio favore

Quest'oggi andremo ad analizzare l'algoritmo che si cela dietro il cervello di Spotify. Scomporremo il suo funzionamento dimostrando in che modo la piattaforma lavora ogni giorno per garantirci la miglior esperienza utente, riconfermando le playlist come il mezzo migliore di promozione per gli artisti.

Nel panorama musicale digitale di oggi, Spotify è diventata una delle piattaforme più importanti per gli artisti emergenti e affermati. Con una vasta base di utenti attivi e una serie di funzionalità innovative, Spotify offre agli artisti un'opportunità unica per promuovere la propria musica. Tra le molte strategie di promozione disponibili, le playlist si sono affermate come uno dei metodi più efficaci per ottenere visibilità e raggiungere nuovi ascoltatori.

Alla base dell'utilizzo della playlist come strumento promozionale, c'è l'algoritmo di Spotify, nonché il fulcro, il cuore pulsante della piattaforma.

L'intelligenza artificiale di Spotify è alimentata da un algoritmo di raccomandazione avanzato che utilizza una combinazione di tecniche e parametri per offrire suggerimenti personalizzati agli utenti. Vediamone subito alcuni!

Rilevamento dei gusti musicali

Spotify raccoglie dati sugli ascolti degli utenti, come le canzoni riprodotte, le playlist create, le preferenze musicali espresse tramite like e dislike e altre informazioni demografiche e comportamentali. Questi dati vengono utilizzati per creare profili di ascolto unici per ciascun utente.

Esempio: Daily Mix creati su misura per le preferenze di ogni utente

Analisi delle caratteristiche musicali

Spotify analizza le caratteristiche delle tracce musicali, come il tempo, la tonalità, il genere, gli strumenti utilizzati e altre informazioni audio per creare un profilo dettagliato di ciascuna canzone. Questa analisi viene eseguita utilizzando algoritmi di elaborazione del segnale audio e di machine learning.

Fonte: Wall Street Journal

Collaborative Filtering

Spotify utilizza il collaborative filtering, un metodo di raccomandazione che confronta i profili di ascolto degli utenti per identificare account con gusti simili. In base alle preferenze dei profili simili, vengono suggerite canzoni e artisti che potrebbero interessare all'utente corrente. Un esempio effettivo possono essere le playlist dell'artista che influenzano la sezione "ai fan piace anche", come spiegato all'interno di un articolo precedente link all'articolo completo sulle playlist dell'artista

Content-based Filtering

Spotify utilizza anche il content-based filtering, un meccanismo di raccomandazione basato sull'analisi delle caratteristiche dei contenuti stessi, per creare suggerimenti personalizzati agli utenti. Quest'ultimo si basa sulle caratteristiche musicali delle tracce per trovare canzoni simili a quelle che un utente ha ascoltato o apprezzato in passato. Questo metodo consente di creare raccomandazioni basate su caratteristiche specifiche come il genere, il ritmo o l'atmosfera della musica.

Prendiamo come esempio la radio di Spotify.

Spesso quando finiamo di ascoltare un album, Spotify crea una coda che, dopo l'ultimo aggiornamento, viene chiamata"Stai ascoltando i brani consigliati per te" (per intenderci, la radio del brano, dell'album, ecc...). In questa coda, verranno riprodotte delle tracce il più verosimili alla canzone, o alla playlist, appena ascoltata, in modo tale da consigliare agli utenti nuove soluzioni di ascolto, ma restando coerenti alle nostre preferenze, oppure a ciò che abbiamo appena ricercato.

Apprendimento automatico

L'algoritmo di Spotify si basa sull'apprendimento automatico per migliorare costantemente i contenuti consigliati. L'algoritmo analizza le risposte degli utenti alle raccomandazioni e utilizza queste informazioni per aggiornare i modelli di raccomandazione in modo da offrire suggerimenti sempre più precisi e personalizzati.

Dopo aver spiegato in poche parole i meccanismi che si trovano alla base di Spotify, notiamo come queste caratteristiche favoriscano la promozione dei brani attraverso le playlist.

Ciò conferma l'importanza di ricercare la playlist più adatta al target pre-impostato a cui inviare il brano. Così facendo, la possibilità che alle persone piaccia il tuo brano si alza notevolmente. Ciò stimolerà l'algoritmo e ti fornirà un'ulteriore chance di aumentare gli ascolti e di entrare a far parte di playlist più grandi.

Ma come trovo il mio target ideale? Come so che la playlist a cui sto inviando il brano è quella corretta?

Sul web esistono piattaforme che ti aiutano a trovare la playlist ideale e svolgono tutto il lavoro sporco al tuo posto. Ti basterà solamente inviare il tuo brano!

Una di queste è sicuramente Matchfy.io, una piattaforma professionale per Artisti, Curatori di playlist e Etichette discografiche, che permette agli utenti di promuovere la loro musica su Spotify. Oltre a promuovere la tua nuova traccia, Matchfy fornisce dei tool di analisi dell'artista dettagliati e unici nel settore!

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